Assunta
(martedì 8 giugno 2010)
Categoria: Malinconia
Il viale del tramonto.
23:25 del 08-06.2010
Come si fa a convincere una persona che ha combattuto tutta la vita, che è sempre stata indipendente, che ha cresciuto tre figli soltanto con il sudore del suo lavoro e niente altro, sempre battagliera e combattiva come pochi. Come si fa a convincerla che non può più stare da sola e che sarebbe il caso di venire ad abitare a casa mia. Sto parlando della mia orgogliosa e anziana madre, Non so più quali argomenti prendere per farla trasferire da me. Io la capisco che è dura lasciare la propria casa dopo averci passato tantissimi anni, le ho detto che magari la porto a casa mia e la sera la riporto nella sua per farla sentire a suo agio, ma niente! Vede pochissimo, e vivo nel terrore che possa succederle qualche cosa di grave. Le avevo proposto una compagnia, ma quando le ho accennato la cosa, non ripeto cosa mi ha detto. Si è sempre dichiarata una persona anziana, ma non vecchia, perchè (dice) vecchie sono le ciabatte che non metto più. Qualcuno di voi ha provato questa amara esperienza? Io vorrei accontentarla e farla vivere in pace nel calore della sua casa, fra le sue cose, però, andando avanti, questo sarà sempre più impossibile, con mio grande rammarico e gran dispiacere. Amo la mia mamma, vorrei tanto che fosse felice, ma esserlo vuol dire lasciarla a casa sua. Che fare? Duro dilemma!
Per il momento auguro una grande e buona notte a chi legge e a chi butta soltanto uno sguardo.
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Fiorella
(mercoledì 9 giugno 2010)
Carissima Assunta, comprendo ogni tua parola e mi dispiace so come ti senti..... e mi dispiace non riuscire a darti qualche buon consiglio. Mia madre non è stata mai molto indipendente ha cominciato ad esserlo nel corso degli anni dopo il divorzio da mio padre, oggi ha 70 e vive in una piccola casa a 25/30 minuti di macchina dal paese dove vivo io. Si muove con un bastone senza quello non puo camminare, nei lunghi tragitti ha bisogno della sedia a rotelle è diabetica e con disturbi alla circolazione, che ultimamente le portano dolori alle gambe. Credo di averle provate tutte, in ogni modo ho cercato di farle capire che non puo più stare da sola che puo sentirsi male, che puo cadere, che puo avere bisogno di aiuto, ma niente da fare non vuole sentirne parlare continua ripetermi che lei tiene il telefonino vicino e se ha bisogno lo sa usare non è scema!!! Il suo medico pochi giorni fa mi ha detto di lasciarla stare perchè era peggio insistere e comunque ogni tanto magari mentre si chiacchiera di parlarne con santa pazienza e chi lo sa forse un giorno capirà che nessuno vuole privarla del suo essere libera di decidere della sua vita.....Carissima amica ti auguro di cuore che la tua mamma riesca a capire quelle che sono le tue motivazioni.......ti abbraccio con affetto, ciao...........
mafalda
(mercoledì 9 giugno 2010)
Cara Assunta , ormai ho imparato a conoscerti e so quanto ti dà pena questa situazione della mamma .Per il tuo bene , vorrei che ti tranquillizzasse il fatto che tu hai fatto e continui a fare quello che è nelle tue possibilità : la vai a trovare tutti i giorni , la chiami al telefono più volte nella giornata , non le fai mancare la spesa e le medicine , se è il caso ti concede la sua presenza per il pranzo domenicale ......Sforzati di accettare questa situazione che lei t' impone , perchè come l'attrice del famosissimo film che tu hai citato e che io amo tantissimo , vuole vivere nel suo mondo , non volendosi abituare ad un altro tipo di vita che è la sua solitudine , che può sembrare triste ai nostri occhi , ma invece è ricca di ricordi e di silenzi che ancora riempiono le sue giornate .
Nik
(giovedì 10 giugno 2010)
Sai, Assunta, per quanto amore si possa nutrire per un genitore, ci sono degli aspetti della loro vita che noi figli non possiamo capire al cento percento; uno di questi, credo, sia la esigenza e la nesessita' di continuare a vivere nella propria casa, tra le proprie cose. Oramai li', c'è qualcosa di lei che tu figlia, nonostante il tuo enorme sentimento e preoccupazione, non puoi comprendere. Le stanze, le pareti, i mobili, tutto, praticamente, è parte di lei, della sua vita, dei suoi ricordi, del suo quotidiano e rappresenta una sua appendice, come un braccio o una gamba.Quando mio padre era vivo, spesso veniva a stare da me per qualche giorno. Aveva una stanza tutta sua e poteva fare cio' che piu' gli piaceva; ebbene, io mi acorgevo che il suo comportamento era diverso da quello consueto che io ben conoscevo.Una volta arrivai a dirgli:"papa', perche' stai attento ad ogni cosa che fai? Perche' ti comporti come un ospite?"Allora penso che ognuno di noi deve continuare a stare nel proprio ambiente, nei propri spazi, con i propri oggetti che rappresentano usi, costumi, abitudini, consuetudini, ricordi, gestualita'. Non so come esprimermi meglio...sarebbe come voler portare mia madre a casa mia: impensabile, inattuabile. Lei che ha subito un infarto, qualche anno fa, è, per fortuna ancora autosufficiente; cucina benissimo quando io e mio figlio andiamo da lei ma, quando viene a casa mia non riesce a far nulla, dice che non si trova... A presto cara Assunta, ti capisco ma non ti crucciare; come giustamente dice l'amica Mafalda(bellissima la sua ultima frase) la solitudine di tua madre è ricca di ricordi e di silenzi che ancora riempiono le sue giornate. Affettuosamente.
Assunta
(giovedì 10 giugno 2010)
22:36 del 10-'6-2020
Carissimo Nik, descrivendo i tuoi genitiri, hai descritto proprio il comportamento della mia mamma in quelle rare volte che riesco a farla venire a casa mia.
Si trova in imbarazzo, ed io la capisco benissimo, ma bisogna convenire che lasciarla a casa da sola ho sempre il terrore che le possa succedere qualche cosa, è cardiopatica, ed ha subito l'abrasione della retina, quindi la sua vista è debolissima e questo accentua le mie paure. Quando si convince a venire da me, dovresti vederla, con lei mi carico in macchina valige e valiggette, sembra che si trasferisce per mesi, poi dopo in solo giorno, la mattina si alza e prepara le sue cose per tornarsene a casa, adducendo come scusa, che ha un mare di cose da fare, che le piante sono sole e la sua casetta è abbandonata.
Grazie caro Nik per avermi un po confortata, con Mafalda e Fiorella. Vi auguro una bella serata con un fraterno abbraccio!
Carissimo Nik, descrivendo i tuoi genitiri, hai descritto proprio il comportamento della mia mamma in quelle rare volte che riesco a farla venire a casa mia.
Si trova in imbarazzo, ed io la capisco benissimo, ma bisogna convenire che lasciarla a casa da sola ho sempre il terrore che le possa succedere qualche cosa, è cardiopatica, ed ha subito l'abrasione della retina, quindi la sua vista è debolissima e questo accentua le mie paure. Quando si convince a venire da me, dovresti vederla, con lei mi carico in macchina valige e valiggette, sembra che si trasferisce per mesi, poi dopo in solo giorno, la mattina si alza e prepara le sue cose per tornarsene a casa, adducendo come scusa, che ha un mare di cose da fare, che le piante sono sole e la sua casetta è abbandonata.
Grazie caro Nik per avermi un po confortata, con Mafalda e Fiorella. Vi auguro una bella serata con un fraterno abbraccio!
Anonimo
(venerdì 11 giugno 2010)
carissima Assunta,ho appena finito ora di leggerti,compresi i commenti delle altre signore,e ti assicuro che non capisco iltuo problema che,piu' che tale,è la conseguenza di una vita lunga,e che, naturalmente porta alla vecchiaia con tutti i problemi che comporta.penso di aver capito che siamo pressappoco coetanee,non vuol dire niente, è giusto una constatazione.Vedi,IO TI INVIDIO. Sono rimasta orfana all'età di 8 anni :darei l'anjma al diavolo per avere una mamma,sia pure malata,mi immagino che come te avri mille cose da fare insieme a tanto affetto da dare ma soprattutto ricevere,finchè ci sono le mamme si è sempre figli,vale a dire coccolati e con punti fermi.Io tutto questo non ce l'ho e la mia vita è piena di solitudine.ciao
Assunta
(venerdì 11 giugno 2010)
0:28 del 11-06-2010
Cara anonima, Il mio problema, non è la mia mamma che non sta bene purtroppo la vita ci insegna che nulla è per sempre e quello che unisce poi inevitabilmente dividerà anche se con gran dolore. Lei si è sempre presa cura di me, mi ha cresciuta, mi ha dato una sana educazione, mi ha fatto studiare con immensi sacrifici, ed ora che lei ha bisogno di me, non si vuol far aiutare. Ecco! Questo è il mio problema più grande, vorrei prendermi cura di lei, come lei fece a suo tempo con me. Vorrei dimostrarle quanto lei conta per me e quanto la amo.
Mi dispiace che tu sia rimasta orfana a soli 8 anni, quando si ha più bisogno della propria madre, ma la vita e il destino decidono sempre per noi anche se non siamo daccordo. Dici che vivi in piena solitudine, come mai? Sei sola? Se è si, mi dispiace anche di questo, la solitudine non è mai una bella compagnia. Mi auguro tu abbia almeno delle amiche e se quando ti senti sola vorrai scrivere ancora, io ti aspetterò quì. Non è niente di speciale e siamo persone come te, che cercano di scambiare quattro chiacchiere con semplicità e senza troppe pretese. Buona notte e ciao!
Cara anonima, Il mio problema, non è la mia mamma che non sta bene purtroppo la vita ci insegna che nulla è per sempre e quello che unisce poi inevitabilmente dividerà anche se con gran dolore. Lei si è sempre presa cura di me, mi ha cresciuta, mi ha dato una sana educazione, mi ha fatto studiare con immensi sacrifici, ed ora che lei ha bisogno di me, non si vuol far aiutare. Ecco! Questo è il mio problema più grande, vorrei prendermi cura di lei, come lei fece a suo tempo con me. Vorrei dimostrarle quanto lei conta per me e quanto la amo.
Mi dispiace che tu sia rimasta orfana a soli 8 anni, quando si ha più bisogno della propria madre, ma la vita e il destino decidono sempre per noi anche se non siamo daccordo. Dici che vivi in piena solitudine, come mai? Sei sola? Se è si, mi dispiace anche di questo, la solitudine non è mai una bella compagnia. Mi auguro tu abbia almeno delle amiche e se quando ti senti sola vorrai scrivere ancora, io ti aspetterò quì. Non è niente di speciale e siamo persone come te, che cercano di scambiare quattro chiacchiere con semplicità e senza troppe pretese. Buona notte e ciao!
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